Spirito Libero
Prezzo di listino €14,00 Risparmia €-14,00Saggio breve artistico letterario
Autore: Jorgos Theotokàs
Editore: ETPbooks
Collana: Saggi & Critici
Traduzione: Maurizio De Rosa
ISBN: 978-618-5329-07-5
Pagine: 126
Formato: 14x21
“Una pietra lanciata nella palude della cultura greca, che ne agita anche i fondali – ossia, la coscienza del lettore”: così, nel 1929, il critico Kostas Daifas salutò la pubblicazione del saggio breve artistico letterario Spirito libero, il libello polemico di un giovane fino ad allora sconosciuto che si faceva chiamare Orestis Dighenìs. Bersaglio polemico di Dighenìs, pseudonimo di Jorgos Theotokàs, era tutto quanto continuava a reprimere le forze della cultura greca, in un momento storico in cui più che mai, si avvertiva la necessità di una svolta: dal neoclassicismo in versione bavarese che aveva colonizzato l’estetica dei greci, fino al realismo agreste degli autori ancora fedeli ai valori del secolo precedente e incapaci di adattarsi al nuovo mondo, nato dopo lo sconquasso della Grande Guerra e delle guerre balcaniche, passando per il misticismo sia di destra sia di sinistra, e per il settarismo che, a detta di Theotokàs, avvelenava la vita, pubblica e privata, della Grecia.
L'autore:
Jorgos Theotokàs nacque a Costantinopoli il 14 agosto 1905. Dopo la catastrofe in Asia Minore e il successivo scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia, la famiglia del futuro scrittore si stabilì ad Atene, dove, nel 1926, si laureò in Legge. Nel 1927 e 1928 continuò gli studi rispettivamente a Parigi e Londra, e nel 1929 fece ritorno ad Atene. Nello stesso anno intraprese la professione di avvocato e pubblicò il saggio Spirito libero, considerato il manifesto della generazione letteraria degli anni Trenta. Il vero e proprio debutto letterario di Theotokàs avvenne nel 1933, anno in cui fu pubblicata la prima parte del romanzo “Argo”. Nel 1939 l’Accademia di Atene lo insignì del premio per la narrativa per il romanzo “To Demonio”. Dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia contro la Grecia si arruolò nell’esercito e nel 1948 si sposò con la bizantinista Nafsikà Stergiou. Fu direttore del Teatro Nazionale di Grecia dal 16 febbraio 1945 al 10 maggio 1946, e nel biennio 1952-1953. Dall’agosto del 1952 ai primi di febbraio del 1953 soggiornò negli USA. Nel 1960 visitò l’Egitto, il Monte Sinai e il Monte Athos. Nel 1961 visitò il Libano e la Siria, nel 1962 la Romania, l’Unione Sovietica e la Persia. Nel 1964 fu nominato membro del C.d.A. del Teatro Statale della Grecia del Nord. Nel 1965 visitò la Bulgaria. Dopo la morte di Nafsikà Stergiou, avvenuta nel luglio 1959, nel 1966 sposò in seconde nozze Κoralìa Andriadi. Morì il 30 ottobre 1966 ad Atene.
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