Italian Support for the Greek Revolution

L'Italia, che all'epoca della Rivoluzione Greca non era ancora unita come Stato, offrì il suo sostegno non solo alle comuni aspirazioni indipendentiste dei tanti individui che furono spinti a spingersi oltre l'Adriatico, ma operò anche su più fronti sul territorio dei singoli Stati che  componevano il nostro paese. A coloro che si recarono in Grecia per vocazione o costretti all'esilio, si aggiunsero inoltre molti italiani che offrirono sostegno politico, logistico e culturale, grazie al secolare scambio avvenuto con i greci che avevano visitato le nostre città, studiato nelle nostre università e vissuto la nostra società. Uno scambio economico e culturale che fu, senza dubbio, un terreno molto fertile per la collaborazione e la solidarietà tra i due popoli fratelli.

I saggi qui presentati affrontano temi, fatti e personaggi che abbiamo ritenuto significativi per aiutarci a capire in che misura e quanto diffuso sia stato il coinvolgimento degli italiani in questa lotta d'indipendenza. Volutamente non ci si è soffermati sulle questioni militari perché molto spesso rappresentano solo l'atto finale di percorsi politici e intellettuali, ma i collaboratori hanno sottolineato le molteplici forme e direzioni in cui si è sviluppato il sostegno anche su questo fronte.

Conosceremo le storie, ad esempio, di Vincenzo Gallina e Alerino Palma di Cesnola, che non solo furono premiati ma ricoprirono incarichi di prestigio nel nascente regno di Grecia, o quelle di Giuseppe Chiappe, che fornì informazioni da Hydra per un tempo considerevole, o ancora di Giovanni Romey, spia antesignana che informò il Comitato di Zante dall'interno dei ranghi ottomani.
Altrettanto importanti furono Porro Lambertenghi e Giacinto Provana di Collegno, che non solo mantennero vivo il sentimento filellenico in patria, ma si recarono in Grecia per dare voce ai fatti. O gli innumerevoli medici che si offrirono volontari, tanto che la prima farmacia, in senso moderno, in Grecia apparteneva a uno di loro, ricordato da una targa posta a Nafplio.

Tutto questo senza dimenticare coloro che, nel campo dell'arte, della musica, del teatro e della letteratura, si adoperarono per amplificare le istanze indipendentiste e libertarie della Grecia!